Una voce in viaggio nell'anima
E' uscito da qualche mese il primo album da solista di Thom Yorke, voce e chitarra dei Radiohead. "The Eraser", album di 9 brani per una durata di circa 40 minuti, vede impegnato Yorke in un personalissimo viaggio attraverso melodie sempre più ricercatamente sofisticate, attraverso l'esclusivo utilizzo del computer. Un portatile, il suono campionato e distorto dagli effetti, le basi di sapore techno e la nitidezza pura della voce, fanno di quest'album un'opera diversa, lontana dalle conformità musicali; un mezzo capace di sfiorare angoli nascosti dell'anima e illuminarli, ma di una luce malinconica. Yorke dimostra al mondo e a se stesso di incarnare lo spirito dei Radiohead, senza tuttavia "separarsene", in un momento di riflessione per ritrovare fiducia in se stesso. I brani che compongono l'album comprendono anche pezzi che già esistenti, sono stati completamente trasformati e riadattati allo scopo. In altri, frammenti di brani dell'ultimo album dei Radiohead sono stati tagliuzzati e ricomposti in modo tale da risultare irriconoscibili, come in "And It Rained All Night", che comprende elementi di "The Gloaming" (Hail To The Thief).
In "Analyse", un pianoforte elettrico immerge la cavalcata moderatamente ritmata della base in un paesaggio dolcemente malinconico, dove il sintetizzatore crea un trasporto mistico verso l'incomprensione della psiche. La melodica sensibilità che traspare dalla voce di Yorke dà quasi i brividi e non ci si può che abbandonare a questa sua visione. Si adatta perfettamente alla voce il lamento preregistrato presente in "Skip Divided", circondato da effetti da "casa dell'orrore" che compaiono e scompaiono all'improvviso, lasciando uno strano senso di inquietudine. In "Atoms For Peace", una base quasi ipnotica accompagna virtuosismi vocali imprevedibili, di cui solo Yorke può essere capace. Il potente basso di "And It Rained All Night" serpeggia nella mente di un uomo, solo con la sua creazione, in una piovosa notte newyorkese, che suscita sentimenti di pericolo e consapevolezza dei mali e delle ingiustizie della società dei nostri giorni. Un suono gommoso mandato in loop per tutta la durata del pezzo, la continua modulazione e provenienza dell'effetto, il suono cupo del pianoforte e il progressivo velocizzarsi di strumenti e voce in prossimità della fine, fanno di "Cymbal Rush" una dolce poesia musicale che chiude l'album.
Yorke mostra in questo lavoro le sue incredibili doti di pioniere del suono ed esperto provocatore di sensazioni (sempre molto malinconiche) attraverso la modulazione della sua inconfondibile voce. Sulla scia elettronica di "Kid A", "Amnesiac" e "Hail to the Thief", quest'album, intitolato "The Eraser" (La gomma per cancellare), ha tutta l'aria di volerne proseguire le inclinazioni ma con un istinto risolutivo e finale. Che voglia alludere a una chiusura con le sperimentazioni elettroniche per un ritorno a sonorità nuovamente orientate verso l'alternative pop/rock?
(Il disco a cui alludevo nei commenti del post precedente non è questo. Questo potete trovarlo nei negozi di musica o scaricarlo dalla rete.)