venerdì 24 novembre 2006

L'illusione del risparmio

Da questa estate sto usufruendo di una speciale carta - che mi permette di risparmiare denaro su ristoranti, pizzerie, pub, cinema, negozi di abbigliamento e tanta altra roba ancora - che si chiama cartaindue ed è valida solo se la si utilizza assieme a un'altra persona.
Effettivamente il risparmio si vede e, anche se ad alcune condizioni particolari e non tutti i giorni, negli esercizi affiliati a questa iniziativa si può davvero risparmiare un bel pò di soldi. Per fare un esempio, nelle pizzerie si ha diritto al 50% di sconto sul conto totale, su una consumazione che sia composta da almeno due pizze e due bevande. Questa carta è nominativa, di conseguenza, il titolare della stessa può decidere con chi usufruire degli sconti - e mi pare che la si possa acquistare in tutta Italia.
Giusto ieri sera, ero in una pizzeria con la mia ragazza. Abbiamo preso due pizze, una birra e un'aranciata e il conto che ci è stato portato era di 22 euro, ma grazie alla cartaindue si è trasformato in 11 euro, 21.000 delle vecchie lire. Un prezzo onesto devo dire, 21.000 lire è proprio il giusto prezzo per due pizze e due bevande, e la cartaindue e proprio una bella cosa. Ma ci fa davvero risparmiare o semplicemente ci fa pagare le cose per il loro giusto prezzo? Chi di voi 6 anni fa andava in una pizzeria a prendere due pizze e due bibite, e pagava 42.000 lire? Ma dico io, è scandaloso! Mi illudo quindi, di risparmiare. In realtà ci strappano dalle tasche un sacco di soldi, e pare anche che ci stiamo abituando a tutto ciò. Un pacco di sigarette fumabili costa circa 3.50 euro (7000 lire). Il pane, qui a Catania, costa oggi quanto costava a Milano 8 anni fa; e a Milano quanto lo pago oggi? La cosa triste è che gli stipendi non sono aumentati di conseguenza, e i privati dormono sonni tranquilli. Anche il risparmio è ormai un'illusione.

mercoledì 8 novembre 2006

# 27

Il guerrirero della luce medita. Si siede in un angolo tranquillo della sua tenda, e si abbandona alla luce divina. Nel farlo, cerca di non pensare a niente. Si distacca dalla ricerca del piacere, dalle sfide e dalle rivelazioni, e lascia che i doni e i poteri si manifestino.
Anche se al momento non li avverte, questi doni e questi poteri si stanno impossessando della sua esistenza e influiranno nella sua vita quotidiana.
Mentre medita, il guerriero non è se stesso, ma una particella dell'Anima del Mondo. Sono questi momenti che gli permettono di comprendere le sue responsabilità, e di agire in base ad esse.
Un guerriero della luce sa che, nel silenzio del suo cuore, c'è un ordine che lo guida.


(dal "Manuale del guerriero della luce" pag.47, Paulo Coelho, 1997)